Palazzo San Siro
Promozione di progetti, iniziative ed eventi culturali con l' ambizione di sensibilizzare persone ed enti alla tutela del nostro territorio.
Benvenuto! Cos' è Palazzo San Siro?
La ristrutturazione di Palazzo San Siro ha avuto inizio nel 2014
La mia storia di architetto che dopo svariati anni di pausa della propria attività, riprende ad Albenga con la ristrutturazione di palazzo San Siro nel 2014, intraprendendo un percorso nato dalla propria passione inerente la storia e preservazione del C.S. come beni architettonici, tale data rappresenta una presa di coscienza e responsabilità rispetto alla propria famiglia, essendo tale immobile di proprietà e legato ai ricordi della propria gioventù, e tutto questo si percepisce dalla scelta e il perché di determinati “orientamenti progettuali “.
Fatte queste considerazioni prettamente emotive, S. Siro è un palazzo antico ubicato nel pieno centro storico di Albenga prospicente una piccola piazza molto caratteristica e di fascino storico basti pensare che sotto il suo sedime (piano di campagna) e opportunamente documentato e citato nei testi della dott. Josepha Costa Restagno esistono I resti di una cappella / chiesa del IX / X secolo d.c. dedicata a S. Siro, solo questo può far immaginare l’importanza e il suo approccio a tale ristrutturazione. L’inizio degli interventi era mirato ad una sola porzione dell’ immobile, che in apparenza sembrava quello che necessitava di più interventi murari e impiantistici, essendo la divisione degli ambienti impropria rispetto ai canoni abitativi attuali e alla funzione turistica a cui ci si rivolgerà come orientamento finale.
Esistono i resti di antica capella/chiesa del IX/X Secolo d.C. dedicato a S. Siro
Si è proceduto ad allargare il campo di interventi su tutto il resto dell’ immobile.
Da qui in base a esperienze che fanno quasi tutti gli architetti e gli addetti ai lavori è che, purtroppo, nelle case antiche di secoli è molto difficile poter programmare la tempistica così come pure l’entità di interventi e la sua portata così conseguentemente si è proceduto ad allargare il campo di interventi su tutto il resto dell’ immobile anche strutturalmente (vedi rinforzo parziale/rifacimento del tetto, delle volte, delle antiche chiavi statiche, solette in canniccio, ecc. ecc.)
Consideriamo tutto ciò come una affascinante avventura (tranne che per il portafoglio) tutto questo dà la consapevolezza di quello che rappresenta l’ immobile, la sua storia che ha varcato i secoli, le vicissitudini la vita di chi vi ha vissuto con tutto il suo trascorso, basta dire che al piano terra è stata rilevata e opportunamente messa a “vista“ una scala del 1500, sono poi affiorati archi in mattoni a testimonianza di aperture adibite a finestra e antichi portali a quote differenti, rendendo più ampia la lettura sulla loro epoca rispetto alla dinamica dell’ epoca in cui sono stati realizzati.
Al piano terra sono stati rilevati archi in mattoni, persino una scala del 1500.
Ritrovata lastra in ardesia scolpita con fregi ornamentali.
Con il rinvenimento di vecchie aperture sui muri non si è potuto dare una reale lettura sulla loro reale funzione se di collegamento tra ambienti interni oppure facenti parte di rifusione e connessione con altri edifici che nei secoli hanno modificato il loro sedime urbanistico, basti pensare pratica molto diffusa intorno al XIV e XV secolo del riutilizzo del materiale di recupero dovuto allo smaltimento e demolizione di altri palazzi, da ciò il ritrovamento sempre al piano terreno di una lastra in ardesia datata dello stesso periodo scolpita con fregi ornamentali e utilizzata come putrella su apertura per accesso a un locale di sgombero.
Passando in altro ambiente (anch’esso al piano terra) un nuovo rinvenimento; una scala in pietra che affonda direttamente sul terreno, la domanda è ovvia dove porta? Consideriamo che sotto tutto il centro storico di Albenga abbiamo detriti alluvionali che coprono circa due livelli di diversi metri. Il fascino maggiore di palazzo S. Siro è l’ ennesima scala di collegamento tra il piano terra e il primo piano con il suo intervallarsi di archi a più livelli messi in evidenza sul muro che delimita la rampa antica con la sua facile datazione data dal variare della dimensione dei mattoni che compongono tale muro, si pensi che alcune datazioni sono anteriori al 1492 data della scoperta dell’ America.
Il fascino maggiore di palazzo San Siro è l’ennesima scala di collegamento tra il piano terra e il primo piano con il suo intervallarsi di archi.
E’ un privilegio. credetemi, operare in tali ambienti e situazioni con cui quotidianamente si interloquisce con la storia.
Questa è una parte di storia di Palazzo San Siro e conseguentemente di Albenga che quando si percorrono questi ambienti si percorre inevitabilmente la storia in ogni sua dimensione. Alla domanda con quale filosofia ci si è apportati alla ristrutturazione? Indubbiamente con il massimo rispetto e l’esigenza/dovere di esaltare questa ricchezza storico architettonica perché è un privilegio credetemi operare in tali ambienti e situazioni con cui quotidianamente si interloquisce con la storia.
Perché abbiamo dato vita a questa avventura?
Si è creata la volontà e l’esigenza di dare “un senso“ di spessore storico/umano
E’ stata un’esigenza data dalla volontà di effettuare interventi resi necessari dallo stato obsoleto e precario in cui versava palazzo S. Siro e poi, oltre ad un normale intervento di ristrutturazione si è creata la volontà e l’esigenza di dare “un senso“, più importante e di spessore storico/umano ovvero dare una sua funzione e un suo “perché“ a tutto questo rendere partecipe e colloquiare con la città di Albenga aprire un dibattito nato dalla consapevolezza di vivere in un stupendo Centro Storico ancora da riscoprire e che solo in alcune minime parti si sta svelando.
Sarà il particolare periodo storico che stiamo vivendo, del Covid-19 e di tutto ciò che è attinente, ma da parte della cittadinanza vi è più consapevolezza del valore che ci circonda e da sempre è stato dato come scontato senza nemmeno prendercene la dovuta cura, perché se in alcune parti del mondo hanno avuto una ricchezza immensa data dal petrolio (che oramai si sta per esaurire) portando tante problematiche ,come inquinamento da idrocarburi in tutti i settori dell’ ambiente crisi economiche/politiche con conseguenti rivolte sociali, ma questo è un altro discorso, è altrettanto vero e ne siamo tutti consapevoli che il petrolio d‘ Italia è costituito dalla sua storia che è ancora custodita nel nostro sottosuolo come se fosse un unico sito archeologico.
Da parte della cittadinanza vi è più consapevolezza del valore che ci circonda, che sempre, è stato dato per scontato
La Cultura è globalità e benessere consapevole.
Questa è la vera ricchezza e la più democratica perché di tutti gli italiani indistintamente ne sono partecipi e essa non produce inquinamento, ma bensì benessere al proprio bagaglio culturale e se gestito intelligentemente benessere economico e lavoro a tutta la popolazione giovanile e non, e senza quella penosa piaga ”della fuga di cervelli all’ estero“ anzi vedrete che li importeremo perché la cultura è globalità e, benessere consapevole.
Il Progetto San Siro resterà nelle mura del palazzo?
Il PROGETTO S.SIRO varcherà le storiche mura ingaune per proiettarsi nella direzione di consapevolizzare, attraverso progetti mirati al nostro potenziale che ci caratterizza.
Albenga ed il Palazzo S. Siro o meglio il PROGETTO S. SIRO con questa consapevolezza varcherà le sue storiche mura per proiettarsi in un prossimo futuro in tale direzione ovvero consapevolizzare e proporre progetti inerenti a tutto il potenziale che abbiamo come proprietari legittimi di idee, progetti e intuizioni mediante proposte e progetti da realizzare (con aiuti europei), perché la nostra potenzialità è stata già tracciata dal nostro vissuto dal nostro passato e con i mezzi attuali a nostra disposizione riusciamo a creare un ponte ipotetico che bypassi la becera burocrazia affinché si possa dare una svolta all’economia e alla modernizzazione globale legata al prestigio e ricchezza di questo nostro magnifico territorio ligure italiano con l’ orgoglio di essere cittadini del Bel Paese e come nel rinascimento eravamo il faro del mondo perché questo credetemi può diventare un secondo “renaissance in the world”